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Oderzo, 28 aprile 1920

 

ODERZO, 28 APRILE 1920

 

 

   L’interrogazione parlamentare proposta da Ottavio Frova il 13 luglio 1920 e la risposta di Ivanoe Bonomi consentono di ricostruire nel dettaglio un tragico evento e di collocarlo nel contesto storico di riferimento.

 

 

 

   Il 28 aprile 1920 si è verificato a Oderzo (comune in provincia di Treviso) un gravissimo incidente presso un deposito di munizioni: sei soldati, impegnati nelle operazioni di bonifica e di sgombero di residuati bellici, sono stati travolti e uccisi da un violento scoppio di proiettili.

   La vicenda è stata oggetto, oltre che ovviamente di un’inchiesta giudiziaria, di un’interrogazione parlamentare nella seduta della Camera dei Deputati del 13 luglio 1920 da parte del proponente Ottavio Frova, deputato eletto l’anno prima nel collegio di Treviso nelle liste del Partito Popolare.

   La richiesta è stata specificamente avanzata nei confronti del ministro della Guerra (governo Giolitti V) Ivanoe Bonomi: in particolare Frova ha chiesto l’adozione di provvedimenti urgenti per evitare il ripetersi di dolorosissimi fatti analoghi a quello accaduto ad Oderzo, rimarcando che  “dopo oltre diciotto mesi dall’armistizio le terre del Piave sono ancora seminate di munizioni e quelle già raccolte non hanno ancora trovato sede sicura e definitiva in luoghi lontani dagli abitati”.

    Pochi giorni dopo, precisamente nella seduta della Camera dei Deputati del 24 luglio 1920, Ivanoe Bonomi ha risposto in modo articolato all’interrogazione proposta da Frova, rilevando innanzitutto che la sua Amministrazione si era sempre impegnata al massimo per la sistemazione degli ingenti quantitativi di esplosivi residuati dalla guerra che comunque costituivano, per espressa ammissione del Ministro, un perdurante pericolo per la pubblica incolumità.

   E’ seguita un’attenta disamina dei criteri seguiti nell’esecuzione dei lavori di riordinamento e delle difficoltà incontrate: in particolare l’accelerazione dei vari interventi era stata spesso impedita dalle difficoltà di trasporto di ingenti quantitativi, anche in considerazione della giusta esigenza di fare allontanare gli esplosivi dalle grandi città, dai monumenti nazionali, dai siti di villeggiatura e perfino dai forti”.

   Un ulteriore problema consisteva nel fatto che le distruzioni di materiale bellico -già di per sé impegnative in termini di tempo, di denaro, di personale e di mezzi utilizzati- non potevano effettuarsi nelle vicinanze dei centri abitati, né in prossimità dei depositi, e talora neppure nelle campagne, essendo giunti reclami perché esse disturbavano o la campagna bacologica, o la cova delle uova ecc.” Questi interventi dovevano quindi eseguirsi “a piccoli lotti, o per via pirica o per sommersioni in acqua marina o lacustre, profonda almeno 200 metri.

   Nonostante tali difficoltà, il Ministro nella sua risposta ha orgogliosamente e dettagliatamente elencato la quantità e qualità del materiale bellico già distrutto, consistito in bombe, esplosivi, proiettili, cartucce ed artifizi vari.

    Dopo queste considerazioni di carattere generale, finalmente Bonomi è passato ad analizzare più nel dettaglio l’incidente di Oderzo: lo scoppio sarebbe avvenuto a seguito dell’esplosione di una bomba in fase di spostamento, motivata, secondo una presunzione derivante dallo svolgimento di un’inchiesta tecnica, da una precedente manomissione nell’interno della spoletta; l’intervento era inserito in una più ampia operazione di sgombero di un deposito di munizioni, a cui stavano lavorando una trentina di operai borghesi, nonché  alcuni reparti di truppa”.

   Dopo un’ulteriore sottolineatura dell’impegno profuso dall’autorità militare per ovviare agli inconvenienti derivanti dai depositi di esplosivi, specie per quanto concerne la pubblica incolumità”,l’intervento del Ministro è terminato con l’espressa assicurazione che molto si sarebbe fatto al più presto possibile per sistemare al più presto i depositi ancora esistenti” e che si sarebbe dato il massimo incremento alle distruzioni per ridonare la calma alle popolazioni allarmate”.

 

 

 

Fonti:

 

 

https://storia.camera.it/deputato/ottavio-frova-18830502/interventi#nav

https://storia.camera.it/regno/lavori/leg25/sed055.pdf

https://storia.camera.it/regno/lavori/leg25/sed066.pdf

Da Orero all'America

Emigrazione

 

DA ORERO ALL’AMERICA

     

      Un nativo di Orero (Genova), emigrato in America, è ricordato dal 1933 con una lapide nell’edificio che ospitava la scuola del luogo, dal 2013 sede del locale Circolo Acli

 

 

ALLA MEMORIA DI GIUSEPPE BRICHETTO FU NICOLA

NATO IN ORERO IL 23-XII-1841

DOPO VITA ONESTA OPEROSA DECEDUTO IN AMERICA

IL 22-V-1916

LA DI LUI CONSORTE LUIGIA NATA CANALE

CON GRANDE AFFETTO PARI A GENEROSITA’ MIRABILE

QUESTA CASA – SCUOLA PER I FIGLI DI ORERO

PROVVIDE PERCHE’ SORGESSE

_________________________________

PER SEGNO DI RICONOSCENZA IMPERITURA

IL POPOLO DI ORERO CHE PURE ALLA NOBIL OPRA COOPERO’

ADDI 28-V-1933   -   XI

 

 

 

 

 

Emigrazione

Emigrazione da Chiavari

 

 

Chi è partito? E da dove?

 

Testimonianze sull’emigrazione di nativi di CHIAVARI (Genova)

 

 

CLASSE 1898

 

Balossi Angelo nasce il giorno 8 agosto 1898 da Alberto e Carennini Dominica.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “telegrafista” ed è residente a Chiavari, in Via Rivarola.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

Canepa Americo Filippo Emanuele nasce il giorno 8 aprile 1898 da Angiolino e Campo Chiara.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “commerciante” ed è residente a Lima (Perù).

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1898

 

 

 

CLASSE 1899

 

Cassinelli Agostino nasce il 30 maggio 1899 da Luigi e Biagio Chiara.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “carpentiere”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

Cogorno Eugenio Celestino nasce il 26 aprile 1899 da Luigi e Linale Maria.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino” ed è residente a Chiavari in frazione Caperana.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

Ghislieri Guido nasce il 26 gennaio 1899 da Giovanni e Teobaldo Dionisia.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “marittimo”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

Landucci Giovanni Carlo Francesco nasce il 22 settembre 1899 da Emanuele e Merlino Teresa.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “falegname” ed è residente a Chiavari, in Via Costaguta.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

Levaggi Giuseppe GiamBattista nasce il 5 settembre 1899 da Francesco e Curletto Rosa.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino” ed è residente a Chiavari, nella frazione Caperana.

Come domicilio all’invio in congedo risulta l’”America”.

 

 

 

Ritrovato Luigi Paolo nasce il 25 ottobre 1899 da Angelo Emanuele e Siboldi Angela.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “tornitore” ed è residente a Chiavari, in Via Rivarola.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

Rocca Antonio nasce il 24 novembre 1899 da Giambattista e Canepa Fortunata.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino” ed è residente a Chiavari, in località Bacezza.

Come domicilio all’invio in congedo risulta Lima (Perù).

 

Sanguineti Nicola Pietro nasce il 7 settembre 1899 da Luigi e Cademartori Maria Anna.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1899

 

 

 

 

CLASSE 1900

 

Vaccaro Gaetano Carlo nasce il 15 febbraio 1900 da Giovanni e Celle Rosa Luigia.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino”.

Documenti allegati al  foglio matricolare lo dichiarano emigrato a Montevideo (Uruguay).

 

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1900

 

 

 

 

Chiavari

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 8 febbraio 2021

 

 

 

Chi è partito? E da dove?

 

Sestri Ponente

 

Chi è partito? E da dove?

 

 

Testimonianze sull’emigrazione di nativi di SESTRI PONENTE - GENOVA

 

 

CLASSE 1898

 

Anselmi Giovanni nasce il 24 giugno 1898 da Antonio e Olcesi Natalina.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “calderaio”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

Bozzano Gio Batta nasce il 20 febbraio 1898 da Stefano e Dagnino Teresa.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

Cavagnaro Emanuele nasce il 19 maggio 1898 da Francesco e Ponte Santa.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “disegnatore meccanico”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1898

 

 

 

CLASSE 1899

 

Brizzolari Luigi nasce il 24 gennaio 1899 da Modesto e Bottino Teresa.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “calderaio”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

Craviotto Giacomo nasce il 25 agosto 1899 da Giuseppe e Profumo Caterina.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “tornitore”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

Cremona Luigi nasce il 29 aprile 1899 da Andrea  e Profumo Chiara.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “aggiustatore meccanico”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

Magnetto Armando nasce il 19 ottobre 1899 da Domenico e Meronio Teresa.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “aggiustatore meccanico”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

 

Poliziano Antonio nasce il 30 giugno 1899 da Isidoro e Galeazzo Angela.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “calderaio”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

Zolezi Agostino nasce il 4 luglio 1899 da Attilio e Ottonello Teodora.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “elettricista” ed è residente a Sestri Ponente in Via Antonio Travi.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara all’estero.

 

 

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1899

 

 

 

 

 

CLASSE 1900

 

 

Canepa Armando, nasce il 3 giugno 1900 da Francesco e Cavallino Maria.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “tracciatore”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara “espatriato a Santiago del Cile”.

 

Traverso Mario, nasce il 25 gennaio 1900 da Omero e Calvi Luigia.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “aggiustatore”.

Documenti allegati al foglio matricolare lo dichiarano espatriato a Santiago (Cile).

 

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1900

 

 

 

 

 Sestri Ponente

 

 

Ultimo aggiornamento: 1 marzo 2023

 

 

 

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