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Rappresentazioni di Sant'Antonio Abate

 

 

SANT’ANTONIO ABATE – RAPPRESENTAZIONI E INTITOLAZIONI

 

 

INDICE

 

CERTALDO (FIRENZE)

Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero

 

FELTRE (BELLUNO)

Santuario dei Santi Vittore e Corona

 

FIRENZE

Museo dell’Opera del Duomo

 

FONTANIGORDA (GENOVA)

Chiesa dei Santi Antonio e Giacomo

 

GENOVA

Oratorio di Sant’Antonio Abate alla Marina

Vico inferiore del Roso

 

MILANO

Museo Diocesano

 

MINUCCIANO (LUCCA)

Eremo Beata Vergine del Soccorso

 

MONTEROSSO AL MARE (LA SPEZIA)

Ruderi dell’Eremo di Sant’Antonio del Mesco

 

PONTE NIZZA (PAVIA)

Eremo di Sant’Alberto di Butrio

 

PRATO

Museo di Palazzo Pretorio

 

REZZOAGLIO (GENOVA)

Chiesa di San Michele Arcangelo

 

ROCCAMORICE (PESCARA)

Eremo di Santo Spirito a Majella

 

TORINO

Palazzo Madama

 

VICENZA

Palazzo Chiericati

 

ZERI – ADELANO (MASSA CARRARA)

Eremo di Santa Maria Maddalena

 

 

 

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CERTALDO (FIRENZE)

Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero

 

 

 

 

 

 

 

FELTRE (BELLUNO)

Santuario dei Santi Vittore e Corona

 

 

 

 

 

 

 

 

FIRENZE

Museo dell’Opera del Duomo

 

Reliquiario di Sant’Antonio Abate

Antonio di Salvi 1514

 

 

 

 

 

 

FONTANIGORDA (GENOVA)

Chiesa dei Santi Antonio e Giacomo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GENOVA

Oratorio di Sant’Antonio Abate alla Marina

 

 

 

 

 

GENOVA

Vico inferiore del Roso

 

 

 

 

 

 

 

MILANO

Museo Diocesano

 

 

Pittore lombardo

Attivo nel secolo XV, primo quarto

 

 

 

Madonna dell’Umiltà tra i santi Giovanni Battista, Pietro, Paolo e Antonio abate, la Trinità (particolare)

Taddeo di Bartolo

Siena 1363-1422

 

 

 

 

 

 

 

MINUCCIANO (LUCCA)

Eremo Beata Vergine del Soccorso

 

 

 

 

 

MONTEROSSO AL MARE (LA SPEZIA)

Ruderi dell’Eremo di Sant’Antonio del Mesco

 

 

 

 

 

 

 

PONTE NIZZA (PAVIA)

Eremo di Sant’Alberto di Butrio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PRATO

Museo di Palazzo Pretorio

http://www.palazzopretorio.prato.it/it/le-opere/alcuni-capolavori/1319-santantonio-abate-e-due-angeli-oranti/

Andrea della Robbia

Sant'Antonio Abate e due angeli oranti

1492-1495

 

 

 

 

 

REZZOAGLIO (GENOVA)

Chiesa di San Michele Arcangelo

 

 

 

 

 

 

ROCCAMORICE (PESCARA)

Eremo di Santo Spirito a Majella

 

 

 

 

 

TORINO

Palazzo Madama

 

 

Antonio da Monteregale

Due laterali di polittico con santi e Annunciazione

1435 circa

 

 

 

Maestro vetraio del Piemonte occidentale

Vetrata con sant’Antonio abate e donatore

1510

 

 

 

 

 

 

VICENZA

Palazzo Chiericati

 

Battista da Vicenza

(Vicenza 1375? – 1438)

Frammento di un polittico

 

 

 

 

 

ZERI – ADELANO (MASSA CARRARA)

Eremo di Santa Maria Maddalena

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio 2020

Damiano, Pietro e Nicolosia

 

Protagonisti alla Cervara

 

Frate Damiano, priore del monastero della Cervara

Pietro Brondi

Nicolosia, vedova di Pietro Brondi

 

L’affitto destinato ai poveri

Il 30 marzo 1384 a Genova, nel palazzo arcivescovile di San Lorenzo, il notaio Antonio Follietta certifica un impegno preso da frate Damiano, priore del monastero della Cervara. Il religioso, infatti, promette di distribuire ai poveri i proventi dell’affitto di una casa sita in zona Domus Culta, in suffragio dell’anima del defunto Pietro Brondi a partire dalla morte della di lui vedova Nicolosia.

 

 

 

Fonte

Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, 1530

Francesca

 

Protagonisti alla Cervara

IL TESTAMENTO DI FRANCESCA

 

La Cervara come erede universale

 

E’ la sera del 2 febbraio 1377 e, nel territorio di Rapallo, Francesca, vedova di Lorenzo de Parmerio de Olastreto, fa testamento. Dopo aver raccomandato l’anima a Dio dispone che il suo corpo sia sepolto presso la chiesa di San Gerolamo della Cervara, lasciando due fiorini d’oro per le spese funerarie.

Lascia, per la sua anima e per quella del defunto marito, un letto all’hospitali di San Giovanni di Gerusalemme di Genova. Tutto il resto è destinato al monastero della Cervara che è nominato erede universale.

 

Fonte: Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, 1550

Emigrazione da Cogorno

 

 

Chi è partito? E da dove?

 

Testimonianze sull’emigrazione di nativi di COGORNO (Genova)

 

CLASSE 1898

 

 

Bianchetti Giuseppe nasce il 27 settembre 1898 da Lazzaro e Raffo Marina.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara emigrato all’estero.

 

Canata Michele Eugenio nasce il 12 gennaio 1898 da Giovanni e Podestà Caterina.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino” ed è residente a Cogorno in località Breccanecca.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara emigrato in California nel 1921.

 

 

 

Chiappe Giovanni nasce il 9 aprile 1898 da Giulio Gaetano e Mosto Maria.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “impiegato” ed è residente in Perù, a Lima.

 

 

 

Castagnino Riccardo nasce il 16 maggio 1898 da Giuseppe Stefano e Gagliardo Gerolama.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “agricoltore”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara emigrato all’estero.

 

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1898

 

 

 

CLASSE 1899

 

 

Bellagamba Angelo Luigi nasce il 19 maggio 1899 da Benedetto e Mangiante Pasqualina.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino” ed è residente a Cogorno – San Salvatore.

Documenti allegati al foglio matricolare lo dichiarano emigrato a Buenos Aires.

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1899

 

 

CLASSE 1900

 

Chiappe Giuseppe nasce il 22 maggio 1900 da Gio Batta e Raffo Fiorina.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “contadino”.

Una nota del foglio matricolare lo dichiara emigrato in Argentina.

 

Mazzino Giulio nasce il 22 maggio 1900 da Andrea e Berisso Rosa.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “marittimo”.

Una nota del foglio matricolare datata 1932 lo dichiara all’”estero”.

 

Mosto Vittorio nasce il 14 febbraio 1900 da Gio Batta e Pinasco Angela.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “commerciante” ed è residente a Lima (Perù).

 

Verme Gio Batta nasce il 22 novembre 1900 da Lorenzo e Mosto Maria.

Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “carrettiere”.

Una nota del foglio matricolare datata 1932 lo dichiara all’”estero”.

 

 

Fonte:

Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1900

 

 

Ultimo aggiornamento: 7 marzo 2023

 

 

Chi è partito? E da dove?

Antichi bambini meteora

 

 

ANTICHI BAMBINI METEORA

 

Il 15 ottobre si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza del lutto perinatale*; un’occasione per ricordare alcuni bambini dalla vita breve grazie alle carte dell’Archivio Parrocchiale di Pedemonte di Serra Riccò

 

*su questo argomento si veda www.ciaolapo.it

 

 

 

Maria Laura e Maria Luisa Cereseto

Le gemelline, figlie di Angelo e Rosa Passano, nascono nel gennaio 1896; Maria Laura vive quattro giorni e Maria Luisa cinque.

 

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Giuseppe Cerutti

Un solo giorno di vita per questo piccolo, volato in Cielo il 25 giugno 1909, lasciando papà Rodolfo e mamma Luisa.

 

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Antonio Pietro Frixione

E’ vissuto 14 giorni questo bambino, nato il 15 settembre 1892. Era il sesto figlio di Carlo e Anna che in seguito avranno altri quattro figli.

 

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Valentina Frixione

Il nome completo era “Valentina Angela Natalina”, nata il 17 dicembre 1902 a Dario e Anna, che per 18 giorni hanno avuto questo tesoro, prima che il Cielo la pretendesse. Nel settembre 1904 arriverà la sorellina Maria Maddalena.

 

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…………………….. Dellepiane

La vita di questa bambina è durata un’ora sola, dalle otto alle nove della sera del 24 maggio 1857. La levatrice l’ha battezzata in privato, però non è rimasta traccia di un nome.

 

L’anno dopo nasce la sorellina…

 

…………………….. Dellepiane

Un’altra bambina senza nome, registrata in archivio solo con il cognome.

E’ nata il giorno 11 febbraio 1858, alle nove di sera e le è stato amministrato il battesimo “privato per pericolo di morte” dalla levatrice.

La morte è arrivata qualche ora dopo, all’una di notte del 12 febbraio.

I genitori, Rosa e Giacomo, non avranno altri figli.

 

 

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Mario Domenico Pedemonte

 

Nasce il 23 novembre 1890, dopo poco più di un anno dal matrimonio dei genitori, Angelo e Maria Dionisia Frixione. All’alba dell’ottavo giorno di vita, il cucciolo diventa un angioletto. Negli anni successivi, tra il 1891 e il 1902, arriveranno quattro fratellini.

 

 

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Petrina Pedemonte

 

Il nome di questa bimba nel registro dei battesimi è “Petrina Francesca Settimia”, quattordicesima figlia di Sebastiano e Teresa. La piccolina di casa ha allietato la numerosa famiglia per diciannove giorni, dal 9 al 28 luglio 1900.

 

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…………….. Pedemonte

Non si sa se fosse un maschietto o una femminuccia; si conosce solo che la sua nascita è datata 4 marzo 1859, come la morte. Il registro dei battesimi ci parla di un sacramento impartito in fretta dalla levatrice, Teresa Comotto.

 

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………………………Pedemonte

Non si conosce il suo nome, ma si sa che era una bambina, battezzata dallo zio, nata e morta il 6 dicembre 1857.

 

Dopo qualche anno nasce un fratellino…

 

………………. Pedemonte

Non è stato dato un nome a questo bambino destinato, come la sorella, a nascere e morire nello stesso giorno, il 30 maggio 1861.

 

 

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Maria Teresa Pedemonte

Nasce l’8 dicembre 1907 alle nove di sera e l’indomani viene battezzata, nello stesso giorno in cui è destinata a morire.

 

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Giovanni Battista Risso

 

Il 19 dicembre 1909 per un’ora soltanto questo bambino è stato con i suoi genitori, Tomaso e Luisa, e i suoi fratelli, Angelo Francesco e Maria Carmela.

 

 

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Fratelli Rossella

Triste destino per i figli di Stanislao Rossella ed Emilia Pedemonte: Giovanna Maria muore a un mese il giorno 11 giugno 1897 e la sua gemella Elisa  la raggiunge due giorni dopo; Angelo muore a 28 giorni il 17 giugno 1898; Antonio Carmelo muore a 6 giorni il 4 giugno 1899; Ernesto muore a 2 mesi il 2 settembre 1901. 

 

 

 

 

 

Ultima modifica: 25 settembre 2018

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