NICOLOSIA: DA PORTOFINO A GENOVA
Ricordando il borgo natio
Il testamento (Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, 1550) di Nicolosia de Forte de Portufino viene rogato a Genova il 7 aprile 1400 nella zona del molo, a casa della testatrice, dal notaio Domenico de Bracellis.
Nicolosia, vedova di Inofrio, è una portofinese residente a Genova ancora molto legata al borgo dove abita sua sorella Orietta, erede designata, con la famiglia.
Il documento ci presenta una donna sana di mente e di intelletto ma non nel corpo (corpore languens) che, dopo aver auspicato la sua salvezza affidando l’anima altissimo Creatori et toti curie celesti e aver scelto di essere sepolta vicino a casa, nella chiesa di San Lorenzo, con la prima disposizione testamentaria si preoccupa dei poveri di Portofino. Prescrive, infatti, un lascito di dieci lire di genovini da distribuire in pauperibus et misserabilibus in Portufino, compito affidato alla già nominata sorella Orietta. Il testamento continua con un dono materiale alla Chiesa di San Giorgio di Portofino: l’offerta di un suo mantello di clamelotto per fare una pianeta (pro faciendo unam planetam). Il clamelotto o cameloto era un tessuto ricavato col pelo di cammello o di capra a seconda della zona di produzione, tra cui primeggiava Cipro. Nel territorio ligure il tipo più diffuso era preparato con le capre d’Angora ritenuto d’alta qualità.
Una certa quantità di stoffa nuova è donata da Nicolosia ancora ai poveri, dei quali questa volta non è specificata la località, ma presumibilmente sempre di Portofino, visto che l’incarico è nuovamente affidato ad Orietta.
La casa della testatrice, come già detto a Genova in zona Molo, è destinata ad andare in eredità al monastero della Cervara ma soltanto dopo la morte di Orietta e del di lei figlio Antonio, dichiarati usufruttari dell’immobile.
Nota bibliografica
S. Aprosio, Vocabolario ligure storico-bibliografico sec. X-XX, Savona, 2002
N.Calvini, Nuovo glossario medievale ligure, Genova, 1984
Ch. Du Cange, Glossarium mediæ et infimæ latinitatis, Niort, 1886
E. Pandiani, Vita Privata genovese nel Rinascimento, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XLVII, Genova, 1915